from Brasil (grazie Eli!)
mercoledì 29 aprile 2009
domenica 26 aprile 2009
venerdì 24 aprile 2009
venerdì 17 aprile 2009
Ce l'aveva detto...
Davvero toccante rileggere ora, dopo la tragedia in Abruzzo, le parole di Saviano nel libro “Gomorra“.
Aprite a pagina 236 e leggete:
"Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz’Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto. Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova."
Aprite a pagina 236 e leggete:
"Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz’Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto. Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova."
martedì 14 aprile 2009
domenica 12 aprile 2009
sabato 11 aprile 2009
venerdì 10 aprile 2009
giovedì 9 aprile 2009
E ora silenzio.
sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto?
Voi mi chiamate Maestro e Signore
e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro,
ho lavato i vostri piedi,
anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato infatti l'esempio,
perché come ho fatto io,
facciate anche voi.
Giov 13,12-15
Giornata da gemelle...
martedì 7 aprile 2009
Il nostro Primo Ministro, Emerito Coglione...
www.repubblica.it
Berlusconi agli sfollati: "Andate al mare, paga lo Stato" "Andate lì sulla costa, è Pasqua, prendetevi un periodo che paghiamo noi". Il premier Silvio Berlusconi, nel corso della sua visita alla tendopoli di San Demetrio, una decina di chilometri da L'Aquila, lo ha ripetuto spesso alle persone che ha incontrato e a cui ha stretto la mano. Il Cavaliere ha girato per le tende fermandosi ad ascoltare le richieste della gente che gli chiedeva di essergli vicino. "State tranquilli - ha risposto il premier - noi facciamo l'inventario delle case danneggiate e voi vi spostate sulla costa perchè lo Stato vi è vicino. Sarete serviti e riveriti". E a dei bambini che gli urlavano forza Milan, il premier ha risposto: "Bravi, dite alla mamma di portarvi al mare che ci sono gli alberghi".
Berlusconi agli sfollati: "Andate al mare, paga lo Stato" "Andate lì sulla costa, è Pasqua, prendetevi un periodo che paghiamo noi". Il premier Silvio Berlusconi, nel corso della sua visita alla tendopoli di San Demetrio, una decina di chilometri da L'Aquila, lo ha ripetuto spesso alle persone che ha incontrato e a cui ha stretto la mano. Il Cavaliere ha girato per le tende fermandosi ad ascoltare le richieste della gente che gli chiedeva di essergli vicino. "State tranquilli - ha risposto il premier - noi facciamo l'inventario delle case danneggiate e voi vi spostate sulla costa perchè lo Stato vi è vicino. Sarete serviti e riveriti". E a dei bambini che gli urlavano forza Milan, il premier ha risposto: "Bravi, dite alla mamma di portarvi al mare che ci sono gli alberghi".
giovedì 2 aprile 2009
mercoledì 1 aprile 2009
le solite storie
Il Papa non aveva ancora messo piede su suolo africano, che già i giornalisti sparavano cavolate.
La storia è sempre la stessa: la Chiesa e il preservativo.
Lasciamo perdere il fatto che di tutti i discorsi , gli interventi, le visite e gli incontri di Benedetto XVI in Africa le uniche parole riportate dai media siano state Africa, preservativo e Chiesa.
Tutti le persone più o meno importanti che in questi giorni hanno sprecato parole per insultare il Pontefice dovrebbero spiegarmi alcune cose.
Per esempio, vorrei sapere se qualcuno di loro ha mai parlato con un ragazzo africano...magari si renderebbero conto che per loro il concetto "preservativo" vuol dire poco o nulla...
Il preservativo sta all'africano come la pizza ad un giapponese.
Nei luoghi ( anche di missione) dove vengono distribuiti gratuitamente, non c'è la ressa per prenderli....e questo perchè culturalmente è davvero poco accettato.
Poi vorrei sapere dove sono questi furboni quando c'è da urlare alle industrie farmaceutiche di sdoganare i brevetti dei farmaci essenziali in modo tale che i paesi a risorse limitate possano autoprodurli senza dover dipendere da altre nazioni.
Oppure vorrei sapere da loro perchè invece di affittare un aereo per far piovere dal cielo un milione di profilattici in Angola, non affittino un aereo carico di farmaci antiretrovirali da scaricare nei vari dispensari dove la gente non ha accesso ai farmaci per curare l'AIDS.
Troppo comodo riempirsi la bocca di bei paroloni, di frasi ad effetto e critiche gratuite una volta nella vita...
O si è in prima linea tutti i giorni, con costanza e coerenza, mettendo a disposizione la propria intelligenza e capacità di fare...o è meglio tacere.
O forse sarebbe sufficiente ascoltare i discorsi per intero, senza estrapolare parole e frasi a proprio piacimento.
La storia è sempre la stessa: la Chiesa e il preservativo.
Lasciamo perdere il fatto che di tutti i discorsi , gli interventi, le visite e gli incontri di Benedetto XVI in Africa le uniche parole riportate dai media siano state Africa, preservativo e Chiesa.
Tutti le persone più o meno importanti che in questi giorni hanno sprecato parole per insultare il Pontefice dovrebbero spiegarmi alcune cose.
Per esempio, vorrei sapere se qualcuno di loro ha mai parlato con un ragazzo africano...magari si renderebbero conto che per loro il concetto "preservativo" vuol dire poco o nulla...
Il preservativo sta all'africano come la pizza ad un giapponese.
Nei luoghi ( anche di missione) dove vengono distribuiti gratuitamente, non c'è la ressa per prenderli....e questo perchè culturalmente è davvero poco accettato.
Poi vorrei sapere dove sono questi furboni quando c'è da urlare alle industrie farmaceutiche di sdoganare i brevetti dei farmaci essenziali in modo tale che i paesi a risorse limitate possano autoprodurli senza dover dipendere da altre nazioni.
Oppure vorrei sapere da loro perchè invece di affittare un aereo per far piovere dal cielo un milione di profilattici in Angola, non affittino un aereo carico di farmaci antiretrovirali da scaricare nei vari dispensari dove la gente non ha accesso ai farmaci per curare l'AIDS.
Troppo comodo riempirsi la bocca di bei paroloni, di frasi ad effetto e critiche gratuite una volta nella vita...
O si è in prima linea tutti i giorni, con costanza e coerenza, mettendo a disposizione la propria intelligenza e capacità di fare...o è meglio tacere.
O forse sarebbe sufficiente ascoltare i discorsi per intero, senza estrapolare parole e frasi a proprio piacimento.
Iscriviti a:
Post (Atom)