domenica 31 agosto 2008

Letture estive 3


E infine Gomorra.
L'ho preso prima di partire per la Francia.
Era un pò che lo volevo comprare ma non so perchè rimandavo sempre l'acquisto.
Che dire.
Un pugno allo stomaco.
Una sintesi fin troppo perfetta (perchè reale) di come possa essere cattivo l'uomo.
E di quanto questa cattiveria alla fine coinvolga tutti, anche se non lo sappiamo o non lo vogliamo.
Non riesco a descriverlo in altra maniera.
So solo che voglio conoscere l'autore.

Letture estive 2


Questo me l'ha prestato Riccardo.
L'ho letto in casa famiglia.
E' una specie di Codice da Vinci spiritual/new-age.
Non male, anche se decisamente contro la Chiesa.
E' la storia di un tizio che si ritrova in Perù alla ricerca di un manoscritto composto da nove illuminazioni che, se svelate al mondo intero, porterebbero l'umanità ad un livello di conoscenza superiore.
Ovviamente la Chiesa si oppone alla divulgazione di questo manoscritto perchè le illuminazioni potrebbero in qualche modo fornire una nuova coscienza spirituale al mondo intero...
Io lo consiglio, perchè in fin dei conti è un libro piacevole.

Letture estive 1


Me l'ha regalato Simone per il compleanno.
Penso l'abbia scelto per il cane in copertina, cugino di Isotta.
E' la storia vera di una mamma (un'ostetrica) che si ritrova a dover fare i conti con un figlio fortemente autistico.
Il libro descrive la disperazione e il dolore per una diagnosi che nessuno vuole fare e per la troppa paura di pronunciare la parola "autismo".
Una storia molto forte e commovente dalla quale si può imparare molto.
L'amore di una mamma può superare molti ostacoli....e l'aiuto di un cane affettuoso e intelligente può davvero ridonare la speranza di una vita normale.

sabato 23 agosto 2008

Borgogna arrivo!


ci si scrive a settembre...

au revoir!

domenica 17 agosto 2008

Una cosa che mi mancava...


e da domani...casa famiglia...

mercoledì 13 agosto 2008

Siamo a metà...ma è giusto non dimenticarselo.

Prima i diritti umani


Poi i giochi olimpici

Da Mentecritica.net

08/08/08 è la data di inizio delle olimpiadi cinesi. Cioè non una copia che costa meno, proprio quelle genuine. Fatte a mano. Che costano tantissimo. È stato scelto l’otto agosto duemilaotto perché non ha nemmeno una erre.

Io sono uno sportivo e so che cosa significa sudare come un tricheco inseguito per anni e anni per sentire di non essere la penisola di un divano e per avere una qualche coppetta che, in vecchiaia, potrò mostrare a mio nipote, ma soprattutto sbattergliela in testa quando torna alle 4 dalla discoteca “pillole di balordoni”. Per questo motivo non me la sento di boicottare questa manifestazione. Per gli atleti. Non tanto per i grandi campioni, ma per quei manovali dello sport che remano, pattinano, baseballano, maratonano e compagnia bella riuscendo a malapena ad arrivare a fine mese e che si dopano con pane e mozzarella, che costano più dell’eritropoietina di bufala. Sportivi che vedono nelle olimpiadi l’unica risposta all’erotema socratico “chi me l’ha fatto fa’?”.
Gente che, tutti i giorni, dopo 6 ore di lavoro e 4 di allenamento, pensa che sarebbe stato più facile fare uno sport più remunerativo, tipo l’amico di un motociclista o il farmacista della juve.Quindi viva le olimpiadi. Ho avuto anche modo di rallegrarmi di alcuni provvedimenti presi dal governo cinese in risposta ai dubbi e alle polemiche sollevati da quella piccola parte del pianeta che loro chiamano “lesto del mondo”. Giacché mi trovo a parlarne vi enumero le interessanti iniziative elaborate a seguito del puntiglioso accanimento di Amnesty International (sono tutte rigorosamente vere):
Enumero 1: istituito il “giorno della fila”, per insegnare alla sgarbata popolazione a rispettare l’ordine e il prossimo.
Enumero 2: lanciata una durissima campagna antisputi: gli irriverenti abitanti avvezzi a liberarsi dell’eccesso di produzione ghiandolare attraverso eiezione propulsiva, sono stati persuasi con ogni mezzo a desistere da tale tradizione. L’ufficio per il Civismo di Pechino ha registrato un calo della frequenza degli sputi dall’8,4% del 2005 al 4,9% di quest’anno (giurin giuretta è vero!). In caso di perniciosa insistenza degli sputatori è in cantiere l’ipotesi estrema di far divenire questa usanza, disciplina olimpica (questo non è vero, spero).
Enumero 3: multe salate previste per i tassisti che saranno colti con la loro vettura maleodorante o, colmo di violazione degli umani diritti, con i capelli non lavati.
Enumero 4: gli abitanti di Pechino sono stati gentilmente invitati ad imparare qualche frase in inglese (idioma usato da una minoranza della popolazione mondiale) oltre alle ben note “vuoi un paio di nike?” e “se parli con il Dalai Lama ti friggo e ti servo a tranci”.
Enumero 5: degli elegantissimi muri sono stati eretti per coprire la vista dei quartieri dei malnati. Incidentalmente qualcuno dei diversamente abbienti è rimasto cementato nell’operazione estetica che, per inciso, è costata una cifra che sarebbe stata sufficiente a rendere digenti gli indigenti.
Enumero 6: i supermercati sono stati forniti con 50.000 cocomeri cubici (non è un’unità di misura è un frutto) e sponsorizzati. L’operazione di ingegneria genetica agevola un ottimale stoccaggio della merce e predispone il consumatore a giocare a dadi prima di mangiare.

Vi sentirete in sintonia con me nell’affermare che qualcosa si è fatto. Certo rimangono ancora fuori da questa pletora di iniziative, tappa dell’evoluzione del vivere civile, alcuni marginali dettagli talmente trascurabili da non destare la minima preoccupazione.Il meteo per esempio è un problema incipiente per le manifestazioni sportive, ma gli scienziati cinesi hanno già sperimentato un cannone al cianuro impoverito che spazza via le nuvole lasciando solo un coreografico (cioè disegnato da un coreano) fungo atomico. Non che questo risolva il problema perché, nuvole o no, la cappa di smog che copre Pechino lascia intravedere il cielo circa cinquanta giorni l’anno. Tanto che le gare di giavellotto si svolgeranno al chiuso perché l’attrezzo rischia di infilzarsi nell’aria. Invece le lunghe gare di resistenza, come la maratona, la marcia o il ciclismo, verranno probabilmente trasferite in una località limitrofa più arieggiata: Vetralla.Sempre riguardo l’inquinamento sussistono ancora due questioni di ordine normativo: la prima riguarda le gare di fondo di nuoto (nel senso di lunghe non a fondo) il cui regolamento non fa menzione alcuna sulla possibilità di correre sul pelo dell’acqua (visto che l’unico che ci riusciva l’hanno messo in croce per altri motivi) e questo vuoto legislativo andrà colmato visto che, grazie a una patina di petrolio e catrame, vedremo molti nuotatori con le scarpette chiodate.L’altra questione riguarda le analisi antidoping che, grazie all’acqua di rubinetto e ad una leggerissima adulterazione dei cibi, risulteranno tutte talmente sballate da confondersi con le analisi delle acque di scolo di una centrale termonucleare.

Anche l’inezia dei diritti umani è vicina ad una soluzione dignitosa. I siti olimpici sono stati costruiti sopra ai quartieri e sulle scuole dei cinesi che si ostinano ad essere poveri e quindi a non abitare in centro (a volte senza nemmeno svegliarli) risolvendo due problemi in un colpo solo. I bambini (che santa cacca hanno sempre la faccia tosta di sopravvivere a tutto) sfrattati dalle loro scuole e dai loro quartieri, sono stati sistemati in centri di accoglienza dove vengono tenuti allegri da catene di montaggio di gadget olimpici.Il problema libertà di stampa è stato accoppiato alla sicurezza e, come due piccioni, sono stati risolti con una fava di idea. Impegnare 20.000 poliziotti a tenere i dissidenti in carcere o comunque lontani dai giornalisti occidentali a costo di dare loro una vacanza premio. A Vetralla.Sarà comunque un’olimpiade diversa. Il contesto storico renderà alcune manifestazioni particolarmente originali. A causa del traffico, che a Pechino ha la fluidità di uno sfasciacarrozze in cui sia esplosa una bomba a frammentazione, alcune piste di atletica sono state costruite direttamente sulle tangenziali e non sarà inconsueto trovare a metà rettilineo un semaforo a richiesta. La fossa olimpica (tiro a piattello) verrà ribattezzata in fossa comune olimpica e al posto degli inquinanti piattelli con polvere rivelatrice, verranno lanciati dissidenti politici, giornalisti e blogger. L’iniziativa è volta a dimostrare l’impegno del governo cinese nella riduzione delle pene di morte, confidando nel fatto che qualcuno sbaglierà bene mira ogni tanto.

Anche il regolamento olimpico sarà adattato alle circostanze geopolitiche. Ora, per esempio, il Cio prevede l’eliminazione dei corridori dopo due false partenze. A Pechino hanno voluto dimostrare di essere divenuti magnanimi e, al posto dell’eliminazione, la scorrettezza verrà punita con l’arresto. Questa iniziativa ha destato qualche perplessità persino tra i rappresentanti dei civili e democratici governi amici del colosso cinese, come il Myanmar e il Sudan (campioni interprovinciali di sterminio di fazioni concorrenti). I dubbi vertono sulla pistola dello starter che, essendo fedele ed economica copia di una vera pistola da starter, tende fare cilecca. È quindi probabile che il colpo di pistola verrà sostituito da un più affidabile “VIAAAAAAAAAAA” che però in cinese si dice “chanuolìnaniaomaotsetung”. Il vero problema è che per pronunciare la frase che significa “falsa partenza” ci vuole un tempo sufficiente a completare i 3000 siepi. E nemmeno in un buon tempo.Ho il vago sospetto che saranno proprio olimpiadi cinesi.

venerdì 8 agosto 2008

Il fantastico mondo delle password.

Ogni volta che ricovero una donna devo eseguire alcune pratiche buro-informatiche.
Una palla tremenda.
Tipo che ogni donna necessita di circa venti minuti di "cure informatiche".
La cosa che più mi disturba è l'uso della PASSWORD.
Ogni programma che apro è protetto da uno username+password generale che fa accedere ad uno username+password personale.
Per ricoverare la donna ne digito due, per prenotare gli esami altre due, per compilare il certificato di nascita la cosa si complica e ne digito addirittura quattro...per prenotarle il pasto altre due. Ovviamente tutte diverse perchè solo lo username può essere uguale.
Tra colleghe ormai ci chiamiamo per username... Io sono burabea, poi c'è carodani, muramari e curaanna.
Tutte le password scadono ogni tre mesi...e ogni volta è un delirio perchè bisogna inventarsene una visto che non si può riutilizzare quella appena scaduta. E la cosa non è semplice...perchè la password deve essere di almeno otto lettere, più un numero, più un segno tipo!$"£$&
A volte la password per uno dei mille programmi non funziona...ancora non ho capito in base a che cosa certi giorni tutto funzioni per bene e altri si debba inveire per ore contro il computer.
In questi magici momenti, scatta la cosa più divertente...ovvero il gioco del "Mi presti la tua password?"
Funziona che la tua collega ti presta la sua password...e vai che il programma si apre magicamente.
Nel tempo ho imparato a memoria i nomi dei figli e dei mariti delle mie colleghe...più le loro rispettive date di nascita, matrimonio, battesimo e comunione.
All'inizio io non volevo prestare mai la mia password perchè l'omino che ci aveva fatto il corso per imparare ad usare i vari software diceva che è una cosa molto personale...che così se qualcuno fa qualche casino dalla password si capisce subito chi è stato.
E' vero: è una cosa molto personale ma a volte lo spirito di sopravvivenza ha la meglio su tutto il resto.
E quindi ora non mi agito più al pensiero che qualche mia collega possa combinare un disastro a mio nome....tipo ricoverare in ostetricia il sindaco di Biella, ordinare per lui 4 kg di stracchino, prenotare a suo nome gli esami ematici più costosi e inserirlo tra le puerpere che devono ancora ritirare la denunica di nascita.
Io sono un'ostetrica, non una digitatrice di password.
Il mio compito è stare vicino alla donna in travaglio e assisterla durante il parto.
E' davvero poco carino dover dire: "Signora, non spinga...devo ancora inserire la password".

lunedì 4 agosto 2008

Purcu faus!


La mia Isottina alle prese con un S. Bernardo di 87 chili!

venerdì 1 agosto 2008

vi segnalo questo blog molto simpatico!

http://odiostudioaperto.blogspot.com/