domenica 8 febbraio 2009

Mumble Mumble...

Quano ero più piccola e guardavo "ER medici in prima linea", ho sempre pensato che fosse lontanissimo dalla realtà...Nella mia vita ero entrata in ospedale pochissime volte, ma non avevo mai incontrato il Dottor Ross al Pronto Soccorso o in giro per qualche corridoio.
Poi ho iniziato l'università...e allora ho iniziato a guardare il telefilm con occhi diversi: cercavo di capire se capivo quello dicevano, se facevano sbagli...e cose del genere.
E in quegli anni ho imparato che il risultato dell'emocromo arriva dopo 5 minuti , che non esistono code per fare la TAC, che si hanno gli apparecchi più moderni e che scorrono litri di sangue solo in TV.
Poi ho iniziato a lavorare e proprio in questi giorni ho scoperto la vera essenza del mio amato telefilm.
E' vero: si mettono le decorazioni per Natale, ognuno di noi ha un armadietto di metallo in cui si può trovare dentro di tutto, alcune mattine le tue colleghe arrivano con le brioches calde per fare colazione insieme (anche se quel giorno ci sarà casino e le brioches resteranno sul tavolo fino a mezzogiorno). Capita di dormire qualche ora su una barella in qualche stanza.
Capita di svegliare alle 3 di notte il medico di turno andando a bussare alla porta; capita di ricevere un regalo dalla donna che hai assistito durante il travaglio; capita di andare a casa e non riuscire a smettere di pensare se hai fatto tutto quello che potevi in quella situazione...
Capita di telefonare da casa per sapere se la donna che hai lasciato a fine turno abbia partorito.
Capita di fare le cene di reparto; capita di piangere, di arrabbiarsi, di diventare amiche, di innamorarsi. Capita di fare turni massacranti, capita di avere gente un po' pazza per cui devi chiamare la guardia...
Capita di mangiarsi una pizza in piedi tra un campanello e l'altro...
Capita di conoscere a memoria tutte le malattie che hanno già fatto i figli delle tue colleghe.
Capita di andare alle macchinette che distribuiscono bevande per prendere una cioccolata e fare un po' di pubblic relations.
Capita però, che quelle stramaledette macchinette distribuiscano solo prodotti Nestlè che io boicotto...
e quindi io accompagno sempre solo ma non prendo mai nulla!
Capita di arrivare senza voglia di fare il turno di notte del sabato sera e vedere un pacchettino col proprio nome davanti all'armadietto...trovare dentro il cacao equo e solidale accompagnato da un biglietto: "All'ostetrica boiccottatrice...così non si sentirà più esclusa dal momento cioccolatoso"
Non so perchè, ma ieri sera mentre aprivo la busta mi è venuto in mente ER...
alla fine le cose vere sono quelle quotidiane...quelle che ti fanno capire che non stai solo lavorando, ma che sei dentro ad un meccanismo strano da cui è difficile non farsi coinvolgere.
Insomma, non avremo George Clooney che gira per il reparto e l'emocromo che arriva in tempi record...ma tutto il resto è vero!

1 commento:

Anonimo ha detto...

...mi piace come scrivi...in fin dei conti sembra un pò il lavoro che ho fatto io pr la mia tesi!
ciao cara
la tua gp
(chiaramente significa Gravida Preferita)