mercoledì 1 aprile 2009

le solite storie

Il Papa non aveva ancora messo piede su suolo africano, che già i giornalisti sparavano cavolate.
La storia è sempre la stessa: la Chiesa e il preservativo.
Lasciamo perdere il fatto che di tutti i discorsi , gli interventi, le visite e gli incontri di Benedetto XVI in Africa le uniche parole riportate dai media siano state Africa, preservativo e Chiesa.
Tutti le persone più o meno importanti che in questi giorni hanno sprecato parole per insultare il Pontefice dovrebbero spiegarmi alcune cose.
Per esempio, vorrei sapere se qualcuno di loro ha mai parlato con un ragazzo africano...magari si renderebbero conto che per loro il concetto "preservativo" vuol dire poco o nulla...
Il preservativo sta all'africano come la pizza ad un giapponese.
Nei luoghi ( anche di missione) dove vengono distribuiti gratuitamente, non c'è la ressa per prenderli....e questo perchè culturalmente è davvero poco accettato.
Poi vorrei sapere dove sono questi furboni quando c'è da urlare alle industrie farmaceutiche di sdoganare i brevetti dei farmaci essenziali in modo tale che i paesi a risorse limitate possano autoprodurli senza dover dipendere da altre nazioni.
Oppure vorrei sapere da loro perchè invece di affittare un aereo per far piovere dal cielo un milione di profilattici in Angola, non affittino un aereo carico di farmaci antiretrovirali da scaricare nei vari dispensari dove la gente non ha accesso ai farmaci per curare l'AIDS.
Troppo comodo riempirsi la bocca di bei paroloni, di frasi ad effetto e critiche gratuite una volta nella vita...
O si è in prima linea tutti i giorni, con costanza e coerenza, mettendo a disposizione la propria intelligenza e capacità di fare...o è meglio tacere.
O forse sarebbe sufficiente ascoltare i discorsi per intero, senza estrapolare parole e frasi a proprio piacimento.

1 commento:

tangalor ha detto...

Capisco il tuo sfogo... capibile! I giornalisti fanno il mestiere di stuzzicare, scrivere, spararle per fare fumo e creare ascolti e lettori... far parlare la gente sia bene che male di unc erto argomento. Però credo che magari, aumentare anche la cultura per l'utilzizo di protezioni dei rapporti sessuali - visto che come dici te è quella che manca - non sarebbe fatta male. Certo non è la soluzione di tutti i mali, ma almeno evita che la piaga si spanda. Oltre alla cultura dell'utilizzo di protezioni, aumentare la comunciazione sociale per far capire che sono malattie gravi, che occorre stare attenti. Anche insegnare metodi naturali o cose così... però qualcosa credo che andrebbe fatto. E non sono d'accordo sul fatto che a prescindere, per presa di posizione, non sia bene invitare gli africani all'uso del preservativo o ad altre forme di protezione: in questi casi non servono, ritengo, questioni etiche o morali, ne va della salute di tanta gente.