martedì 12 gennaio 2010

condivido volentieri queste belle parole...

Sono fuggito dalla guerra del mio paese. Chiedo scusa.
Ho attraversato il mare,rischiando la vita ad ogni onda, ad ogni sussulto del vento. Chiedo scusa.
Sono arrivato su una spiaggia fredda, affamato, stanco, sporco. Chiedo scusa.
Ogni tanto bevo. Chiedo scusa.
Sono ancora clandestino. Chiedo scusa.
Sono nero e malvestito. Chiedo scusa.
Ho accettato qualsiasi lavoro, con qualsiasi stipendio, con qualsiasi trattamento. Chiedo scusa.
Mi sono lasciato sfruttare per mandare qualche soldo alla mia famiglia. Chiedo scusa.
Ogni tanto bevo. Chiedo scusa.
Ogni tanto mi lamento. Chiedo scusa.

Ma tu che vivi in un paese in pace, chiedi mai scusa?
Tu che viaggi in tutta sicurezza, chiedi mai scusa?
Tu che vivi in una casa calda, chiedi mai scusa?
Tu che ricevi un buon stipendio ed evadi il fisco, chiedi mai scusa?
Tu che dimentichi i tuoi vecchi in un “lager di riposo”, chiedi mai scusa?
Tu che hai tutti i documenti in regola, chiedi mai scusa?
Tu che ti vesti di armani e valentino, chiedi mai scusa?
Tu che ti impasticchi il sabato sera, chiedi mai scusa?
Tu che ti lamenti più di me, chiedi mai scusa?

Karim K.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bea è bello approddare presso lidi sicuri, bello sapere che tu lo sei per noi, mi piace sperare di poterlo essere per le persone che incontro...e prego che per ogni unomo donna e bambino che approdano dopo lunghi viaggi possano finalmente trovare un lido sicuro dove sentirsi meno soli e accolti da ognuno di noi...
martina

Folletto del Vento ha detto...

Karim, non posso che chiederti scusa, nella speranza che, con me, lo facciano in tanti ... ma non ci crediamo nessuno dei due, vero?
Un abbraccio a te, alla tua donna ai tuoi figli e a tutti quelli che, come te, sono costretti a chiedere continuamente scusa, anche quando hanno ragione!

Natalie ha detto...

Bellissima... da brividi.