martedì 25 marzo 2008

Senza radici...

M. è come tutte le ragazzine cha partoriscono a 18 anni.
Durante il travaglio mi fa diecimila volte le stesse domande; io rispondo con pazienza ma ogni tanto, mi permetto di dirle di non essere noiosa.
Fin da subito M. mi sta simpatica.
Vuole sapere che scuola ho fatto, se ho figli...perchè ho deciso di fare l'ostetrica.
E io rispondo, quasi divertita.
La sua bimba nasce in fretta e quando gliela metto tra le braccia, mi guarda impaurita...come tutte le ragazzine di 18 anni.
Mi chiede se sua figlia sia bella. E io le rispondo che sì, sua figlia è bella.

M. non è come tutte le ragazzine di 18 anni.
Vive sotto protezione perchè suo padre è un pentito della mafia.
Ha un nome finto, vive in un posto ma ha la residenza da tutt'altra parte e partorisce in un altro posto ancora.
Ogni tre mesi si sposta e cambia vita.
Senza radici...

Mentre esce dalla sala parto con la sua bimba in braccio, mi vengono i brividi...provo ad immaginarmi la sua vita ed ho paura.

Dopo un'ora vado a cercarla in camera: la porta è chiusa a chiave, la chiamo ma non risponde...mi viene l'ansia... chiamo più forte e lei apre: "Stavo allattando"
Cerco di non trasmetterle l'angoscia che ho provato in quei pochi secondi e mi limito a dirle: "Nessuno sa che sei qui; non ti chiudere a chiave, se ti capita qualcosa come facciamo ad aiutarti?"

Poi penso che S. ha un'ora di vita e già vive da "reclusa".

Passano due giorni: M. andrà a casa la mattina di Pasqua.
Prima di andare a casa, dopo la notte, voglio passare a salutarla. Vado verso la sua stanza e vedo che mi viene incontro.
"Oggi vado a casa, volevo salutarti e ringraziarti"
"Stavo venendo da te" le rispondo.
"Mi piacerebbe dirti che ti porterò a vedere come cresce S. ma non sarà così"
Oddio, mi vengono le lacrime agli occhi.

M. non è come tutte le altre mamme che incontrerò per Via Italia o che passeranno a salutarmi in reparto.
Non vedrò mai più M. e nemmeno S.

Non le rispondo. Ci abbracciamo e basta.

Coraggio, M.
Buona vita, piccola S.

6 commenti:

Se' ha detto...

quanto hai scritto è toccante e disarmante..

tangalor ha detto...

Accipicchia davvero toccante questo racconto... impressionante... il tuo è un mestiere davvero delicato, credo molto bello ma anche molto impegnativo. Sicuramente di una grande responsabilità... piacere di aver incontrato questo bel blog... buona vita, un abbraccio grande, tutto il bene possibile! :)

Anonimo ha detto...

cavolo..
sai anche sognavo questo lavoro :)
poi la mia strada è girata da un'altra parte..ti ammiro molto :)

twigabea ha detto...

elis...sei sempre in tempo!

twigabea ha detto...

elis...sei sempre in tempo!

Anonimo ha detto...

Un racconto davvero intenso! *__*