sabato 29 maggio 2010

De fissazionibus post Africam (parte prima)

Ci sono delle fissazioni psico-fisiche che dopo essere stata in Africa, nell’Africa vera, si sono impossessate di me. Ho la fortuna di avere vicino alcuni Amici che mi capiscono, che come me hanno vissuto certe cose e che cercano di vivere qui ciò che hanno imparato là.

Così mi sento meno matta o talebana quando mi vengono delle crisi di nervi.

La prima fissazione di cui vorrei narrare è l’acqua.

Per tutte le volte che vedo l’acqua lasciata aperta, le bottigliette (di plastica!) iniziate e non finite, rubinetti che gocciolano etc. etc.

Se non si soggiorna al villaggio turistico Alpitour, il problema acqua in terra africana diventa subito reale.

Anzi, diciamo pure che diventa fin da subito una sorta di persecuzione maniacale.

Se sei fortunato e sei in un posto dove nella tua casetta c’è l’acqua corrente (che poi vuol dire che sul tuo tetto c’è una tanica gigante che raccoglie la pioggia che poi viene incanalata verso il rubinetto), impari ad aprire e chiudere il rubinetto in mezzo secondo perché ad ogni apertura immagini il livello dell’acqua scendere inesorabilmente... Improvvisamente diventi capace di lavare denti, faccia e ascelle in 20 secondi netti. La doccia ovviamente è bandita: si mette l’acqua nella bacinella e ti lavi e risciacqui con 5 litri…e quando diventi veramente bravo, riesci a far ricadere l’acqua che ti sei buttato addosso nella bacinella, così da poterla usare per tirare lo sciacquone del wc…che però si usa solo di sera…perché di giorno si fa tutto fuori nella latrina, che lì l’acqua non si tira: vorrai mica sprecare 15 litri di acqua solo perché ti è scappata la cacca?

Una nota folcloristica del lavarsi con l’acqua piovana, è che quando ti risciacqui, vedi scolare tutto marrone…e allora non capisci se sei tu che eri veramente lurida, o se è l’acqua piovana che è scura di natura!

Veniamo all’acqua da bere: la pioggia finisce nel tank, dal tank si mette nella pentola, si fa bollire per 10 minuti, si lascia raffreddare, poi si filtra e si mette nelle varie bottiglie di plastica o vetro che si sono prudentemente recuperate in giro. Quindi se sei in casa il problema quasi non si pone. Ma quando si è in giro per il villaggio il discorso è un po’ diverso: loro bevono l’acqua del fiume o delle pozzanghere che per noi bianchi significa morte certa! Potresti anche sfoderare la tua bottiglietta e scolartela davanti agli occhi increduli di bambini che per la prima volta vedrebbero dell’acqua trasparente…ma mi sembra evidente che non sia il caso.

Così aspetti pazientemente di essere tornato nella tua casetta, dove al riparo da occhi indiscreti tracannerai in un solo botto tutta la bottiglietta di acqua.

E sia lodato Gesù Cristo che, anche se ti trovi in Africa, tu te lo puoi permettere.

2 commenti:

Folletto del Vento ha detto...

"....Se non si soggiorna al villaggio turistico Alpitour, il problema acqua in terra africana diventa subito reale..."
Ma se nel villaggio Alpitour c'è l'acqua in abbondanza, perchè nel "villaggio" accanto sono costretti a bere nelle pozze?
Mistero ....

nomediprova ha detto...

Accidenti! Sono cose che fanno pensare...
Io sto cominciando a non tirare più lo sciacquone del water a casa quando devo fare bisogni liquidi.Lo farà quello dopo di me... Uno sciacquone sono 10 litri io urino anche 8 volte in un giorno perchè bevo tanto e quindi sono 80 litri solo per i miei bisogni.Che spreco!
Altrimenti potrei portarmi una bottiglia d'acqua da un litro in bagno riempita con acqua di rubinetto per l'evenienza...